Ultimo aggiornamento:
27 Dicembre 2024 |
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Testimonianze sui poteri
di San Giuda Taddeo
Benvenuto nella
pagina delle testimonianze
In questa sezione si raccolgono le
testimonianze di persone devote a San Giuda Taddeo che hanno
ottenuto grazie e benefici attraverso le loro preghiere. Sono testimonianze straordinarie,
di guarigione, di salvezza, di successo, che dimostrano
le enormi e mirabili capacità di questo grande
Santo.
Se vuoi rendere pubblica in questa sezione la tua
testimonianza su un'avvenuta grazia, su un grande
aiuto o su una importante risposta ricevuta da San
Giuda Taddeo, puoi farlo scrivendo al Webmaster,
specificando il tuo nome, un titolo, la data ed il luogo dove
ciò è avvenuto insieme ad un coinciso
testo che esprima con chiarezza il tuo racconto.
La tua testimonianza sarà attentamente valutata
e se verrà considerata valida, sarà
pubblicata tra quelle presenti. Scriveteci quindi!
Dio ha concesso a San Giuda poteri straordinari
ed è specialmente in casi difficili che il
suo mirabile aiuto viene esperimentato. Migliaia
di persone invocano quotidianamente il suo intervento
e molte loro preghiere sono state esaudite in modo
miracoloso, anche quando la domanda sembrava senza
speranza. Qualunque sia la malattia, la povertà
e la miseria, l'angustia del cuore e dell'anima,
perfino la disperazione, si può ricorrere
a questo grande Santo e chiedere la sua potente
intercessione.
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Totale testimonianze: 105 |
Testimonianza di: Giulio e Caterina Guardabassi |
Intervento evitato |
Da parecchio tempo soffrivo di forti dolori al fegato. Ricoverato all'ospedale i professori dopo i necessari accertamenti dichiararono indispensabile un intervento chirurgico. Con illimitata fiducia, unito ai miei cari mi rivolsi a San Giuda Taddeo. Subito mi sentii migliorato e fattomi visitare fu constatato, con viva sorpresa dei professori, che il male era scomparso completamente. Inutile, quindi, l'operazione. Per assicurarmi oggi 20 Gennaio ho voluto sottopormi a un nuovo esame radiologico dal quale è risultato che del male precedentemente trovato non esiste più nessuna traccia. In fede |
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Testimonianza di: Canini |
Guarito da poliomielite |
Un giorno mi accorsi, con mia sorpresa, che il mio piccolo Massimo non si reggeva più in piedi. Lo portai subito al Policlinico, il professore lo visitò e lo diagnosticò: poliomielite. In preda al dolore e allo sgomento telefonai dalla Clinica alla zia; questa mi esortò a pregare San Giuda Taddeo e a promettere di pubblicare la grazia. Iniziai subito il triduo e dopo tre giorni riportai a casa il mio piccolo Massimo completamente guarito. Ora sta bene e riconoscente adempio la promessa fatta. In fede |
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Testimonianza di: Trivellato |
Illeso dalle fiamme |
Mio nipote Franco, mentre lavorava a un distributore di benzina, scoppiò un bidone: trovandosi vicino le fiamme lo investirono avvolgendolo completamente. Egli invocò San Giuda e il Santo venne in suoi aiuto. Infatti subito soccorso e portato al primo ambulatorio, con meraviglia dei medici e infermieri, non riscontrarono nessuna traccia di ustione e subito potè riprendere il lavoro. In fede |
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Testimonianza di: Prof. Giuliana Oppido |
Il piccolo Taddeo |
Sempre con l'alto aiuto di San Giuda Taddeo il 13 Febbraio 1958 mi sono sposata. Il matrimonio, il viaggio di nozze e l'inizio della vita coniugale tutto è riuscito felicemente, mancava per completare la mia felicità la venuta di un bambino. Data la mia età non giovanissima, trascorso il secondo mese di matrimonio, cominciai a temere che forse mi dovevo contentare soltanto della felicità di avere mio marito che è l'ideale degli sposi. Intanto pregavo San Giuda che completasse la mia felicità con la benedizione di un figlio, ma il 21 Maggio dello scorso anno ebbi il dolore di conoscere le difficoltà che venivano ad ostacolare la realizzazione del mio desiderio. Addoloratissima, credetti ormai non più possibile offrire al mio sposo un bimbo, a lui proprio che, per la sua professione di medico, ha l'occasione di vederne tanti. Questo pensiero mi tormentava moltissimo; alfine mi rivolsi fiduciosa, e anche dietro consiglio di mio marito, alla potente intercessione di San Giuda Taddeo. Presto mi accorsi che la mia preghiera era stata esaudita: infatti contrariamente a tutte le diagnosi e alle aspettative si annunciò per me la gioia della maternità, gioia che era, però, turbata dall'incertezza dell'esito, per le difficoltà che accompagnavano il suo corso. Dal punto di vista medico era impossibile che tutto andasse a termine bene. Tutto era veramente nelle mani di Dio. Il 4 Febbraio è venuto al mondo il mio bambino e l'evento fu felicissimo e senza nessun intervento chirurgico che era dato come cosa certa; inoltre non ebbi conseguenze e complicazioni, e questo fu il miracolo più grande. Il bimbo ha ora tre mesi, è sanissimo, ed ho anche la soddisfazione di poterlo allattare da me. Posso citare, per avvalorare la mia testimonianza il nome dell'Ill.mo Prof. Cataneo e di mio marito. In fede |
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Testimonianza di: Anastasio Pica |
Illeso nella macchina capovolta |
Il giorno 30 Ottobre 1959 verso le ore 20, mentre tornavo da Cori (Latina) alla volta di Velletri a circa 4 Km. dalla ridente cittadina, posta quasi alle falde dei monti Lepini, dopo aver superato una curva eseguita forse con troppa velocità, mi accorsi che un oggetto posto sul sedile posteriore della mia " bianchina " si era capovolto. Anziché frenare e quindi fermarmi per rendermi conto di quanto era accaduto, continuai la corsa e togliendo la mano destra dal volante, provai a rimettere l'oggetto al proprio posto, reggendo il volante con la sinistra e voltandomi anche leggermente indietro come altre volte avevo fatto. Dovetti però adattarmi alquanto e appena girai la testa e tornai a prendere il volante con la destra, mi accorsi che ero sul ciglio opposto della strada. Mi sforzai di tornare alla mia destra, ma troppo tardi e ruzzolai con la macchina su di una scarpata alta quasi tre metri. La " bianchina " era ormai con le ruote all'aria ed io con i piedi sul tetto dell'utilitaria. A stento in preda a spavento temendo lo svilupparsi di un incendio riuscii ad uscire dal finestrino destro, senza farmi alcun male. Dei conoscenti giunti dopo qualche istante, rimisero dritta la " bianchina " e con la stessa ritornai a casa. Pendeva dallo specchietto la medaglia della Madonna e appesa alla chiavetta del quadro era quella di San Giuda Taddeo. Sento il dovere di ringraziare pubblicamente i miei potenti Protettori, che mi hanno assistito facendomi uscire illeso, senza neppure un graffio, da sì grande pericolo. In fede |
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