Ultimo aggiornamento:
31 Agosto 2024 |
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San Giuda Taddeo Apostolo
di Paola Bladieri
Qualche anno fa, passeggiando
per le strade del quartiere Trieste a Roma, mi
imbattei in una chiesetta antica, molto romantica,
immersa nel verde. Vi entrai. Sopra l'altare maggiore
spiccava un grande quadro che mi colpì
perché era, a mio avviso, molto caratteristico:
vi era raffigurato un Santo dalla corporatura
robusta, che in posizione eretta teneva in mano
una piccola tela con sopra disegnato il volto
splendente del Maestro e lo mostrava o forse lo
donava ad un uomo dall'aspetto regale seduto li
accanto. Questo quadro mi infondeva pace e serenità.
Non sapendo però chi fosse quel Santo,
lo chiesi ad una suora. Ella mi rispose: "E' San
Giuda!" Feci un'espressione sorpresa e lei si
affretto a precisare: "San Giuda Taddeo, il grande
Apostolo di Gesù, non l'altro, l'Iscariota
naturalmente!" Poi si alzò, andò
in sacrestia e mi portò un libretto ove
vi erano scritti alcuni cenni storici, i miracoli,
le preghiere di questo Santo.
Io lo lessi e iniziai subito ad amarlo per ciò
che vi era scritto ed in tal modo sono diventata
una sua devota, considerandolo il mio Santo protettore.
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Fra i chiamati anche... San Giuda Taddeo
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Vorrei parlarvi di Lui, dì
questo grande Apostolo che è venerato dal
popolo cristiano, in modo particolare, quale protettore
e patrono dei casi difficili e addirittura disperati.
La Biblioteca Sanctorum afferma che nei paesi
latini e specialmente in Italia, non annovera
molti devoti. Al contrario il suo culto è
diffusissimo nel resto del mondo. Pensate, in
una ricerca da me fatta tramite Internet, ho potuto
constatare che Egli conta devoti in America, in
Africa (Nairobi), in India e nei paesi anglosassoni,
dove naturalmente si osserva la religione cristiana.
Sappiamo che Egli amava sopra ogni cosa la purezza
e per il suo zelo nel preservarla è considerato
lo speciale Protettore di questa virtù.
Egli è anche venerato nei paesi slavi,
nella chiesa coopta e particolarmente in Polonia,
ove è molto presente nell'arte popolare
ed ha ispirato le opere di numerosi artisti. In
Polonia, soprattutto, il suo nome Taddeo è
molto usato: ricordiamo il grande umanista Taddeo
Czaki, il capo dell'insurrezione del 1794, Taddeo
Kosciusko, lo scrittore Taddeo Boyzelensky ed
il compositore Taddeo Szeligosky.
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Ma come spiegare questa particolare
devozione dei Polacchi per San Giuda Taddeo?
L'Apostolo è considerato, si è detto,
patrono dei casi difficili e disperati. La nazione
polacca nella sua storia ha vissuto momenti di
vera disperazione ed in particolare quando venne
spartita tra le tre potenze: Russia, Prussia ed
impero Austro-Ungarico: in tale circostanza la
Polonia scomparve così dalle carte geografiche
dell'Europa per ben 123 anni, dal 1795 al 1918.
Per ogni polacco questo fu un caso più
che disperato. Ma questo popolo non si è
mai arreso, essendo sostenuto da un grande sentimento
religioso, si affidarono ed invocarono la Vergine
Maria ed in particolare San Giuda Taddeo, che
fu implorato dall'intero popolo. La Polonia fu
riconosciuta nuovamente ed è tuttora libera:
fu in tal modo che il culto del santo rimase molto
vivo tra i polacchi.
Piano, piano questa figura di Apostolo diviene
così più viva, meno lontana e meno
sconosciuta. Su di Lui c'è una vera e propria
iconografia sacra tradizionale che ce lo presenta
con delle ben determinate caratteristiche fisse,
sulle quali non vi è alcun dubbio, in quanto
sancite da secoli di storia e tradizione. Viene
rappresentato generalmente come un uomo di corporatura
forte, in quanto era quasi sicuramente un agricoltore
che aveva vissuto del lavoro dei campi fino al
giorno in cui si mise al servizio del Maestro.
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Tre sono gli elementi che in
modo speciale appaiono nelle raffigurazioni del
Santo:
- la Lettera
Cattolica, da Lui scritta ai Giudeo-Cristiani
dei suoi tempi,
- qualche particolare del Suo martirio,
- una piccola immagine del Redentore adagiata
sul suo petto o posta nelle sue mani, a ricordo
della consegna di questa immagine del Maestro
che il Santo avrebbe fatto al re Abgar di
Persia. Questo fatto però non gode
di quella certezza storica dei due precedenti
e per tale motivo non sempre è messo
in evidenza.
Troviamo la statua di S. Giuda
'nella basilica di S. Giovanni a Roma. Egli è
rappresentato con il libro della lettera cattolica
e con una lancia in mano, strumento del suo martirio,
perché si tramanda che la sua uccisione
venne fatta con il taglio della testa, dei piedi
e delle mani.
A volte viene anche rappresentato con in mano
un bastone, altro strumento con cui potrebbe essere
stato ucciso (si è comunque certi del martirio,
anche se non sono altrettanto certe le modalità
con cui fu eseguito).
In Austria, al museo di Vienna, troviamo una sua
bellissima raffigurazione, opera di Van Dyck (1620),
mentre in Cecoslovacchia, nella cattedrale di
Praga, troviamo una sua statua con la mazza, opera
di Matteo Brown. Infine nel museo di Varsavia,
c'è un trittico ove, accanto alla Vergine,
è raffigurato San Giuda, nelle fattezza
di un uomo ancora giovane, con una lunga barba
e che tiene nella mano destra un'alabarda, mentre
nella sinistra stringe un libro.
L'iconografia ci fornisce solo una rappresentazione
artistica del Santo e quindi come gli artisti
lo hanno immaginato studiando i documenti che
ne raccontano la vita e gli episodi più
salienti.
Per avere invece un'immagine più realistica
di San Giuda dobbiamo inserirlo nell'epoca in
cui visse e quindi, pur nella scarsità
di notizie su di lui, cercherò di illustrarvi
la sua vita, la patria, la parentela, il nome
e le sue parole.
San Giuda è soprannominato Taddeo dall'aramaico
"Thad". Questa parola significa dolce, misericordioso,
benefico, generoso, e quindi il Santo porta un
nome che in passato fu tanto onorato quanto ora
è esecrato. Si chiamarono Giuda molti e
celebri uomini del Vecchio Testamento. I due più
eminenti sono: Giuda, il padre della tribù
di Giuda, uno dei dodici figli di Giacobbe e Giuda
il Maccabeo. Molti tratti di questi due grandi
si riflettono anche nell'apostolo Giuda.
Infatti vi è qualcosa di misterioso nei
nomi: quando nacque Giuda, il figlio di Giacobbe,
sua madre Lia esclamò gioiosamente: "Jeuda"
che vuol dire: "Loderò il Signore" e per
questo si chiamò Giuda. Egli, pur non essendo
il maggiore dei figli di Giacobbe, ebbe un ruolo
preminente tra i suoi fratelli grazie al suo carattere
deciso e fermo, Nella vicenda di suo fratello
Giuseppe l'egiziano, egli fu colui che si oppose
alle brame degli altri che lo volevano uccidere
e propose il male minore: la vendita del fratello
al mercanti per venti denari. Coincidenza strana,
un altro Giuda richiese trenta denari in una vendita
ben più detestabile.
Il patriarca Giacobbe, morendo, designò
il figlio Giuda quale antenato del Messia con
la sua benedizione e lode. Lo indicò come
un Leoncello" che avrà lo scettro, il bastone
del dominatore, finché verrà Colui
a cui esso appartiene ed a cui i popoli obbediscono.
L'altra figura imponente del Vecchio Testamento
fu Giuda il Maccabeo, da "Maqab" il Martellatore,
che si distinse per le sue gesta eroiche compiute
nella guerra giudaica del 2° secolo prima di Cristo.
Con armamenti e truppe inferiori per numero, egli
riuscì a trionfare sul grande esercito
di re Antioco IV, liberando Gerusalemme, la città
Santa; nel tempio purificato si poterono così
offrire nuovamente al Dio d'Israele i sacrifici
prescritti dalla legge.
Gli eroismi di questi Giuda sopravvivevano nel
ricordo di tutti. Giuda Taddeo ascoltava con occhi
scintillanti il racconto che gliene facevano il
padre ed il nonno. Egli quindi andava orgoglioso
del nome che tanti valorosi uomini avevano portato
e li imiterà perché anche lui intendeva
diventare, nel proprio tempo, un "Leoncello" ed
un "Martellatore".
Purtroppo questo nonne fu macchiato da un altro
Giuda, il "traditore", e così non si riuscirà
più a purificarlo; l'ignominioso gesto
di costui è penetrato in questo nome, diventando
con esso un'unica cosa; per noi Giuda equivale
a traditore e non più a "loderò
il Signore", come invece aveva esclamato Lia,
moglie di Giacobbe alla nascita del figlio. Ben
difficilmente ci sarà individuo cristiano
che porterà questo nome!
Tutti e due i Giuda, il Taddeo e l'Iscariota,
sedettero come Apostoli, intorno al Signore; anzi,
nel Catalogo degli Apostoli di Luca, essi sono
l'uno accanto all'altro.
Quando il Venerdì Santo si diffuse la notizia
del tradimento di Giuda e del suo suicidio, alcuni
pensarono che fosse San Giuda Taddeo; il traditore
aveva infatti gettato il disonore anche sul buon
Giuda. Quasi in riparazione di questo oltraggio,
il popolo cristiano onorerà di una singolare
fiducia il Santo e sin dal XVIII secolo il Santo
diventerà il protettore nelle richieste
gravi e disperate.
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