Gli evangelisti, nel
darci l'elenco degli Apostoli, mettono Giuda
Taddeo al terz'ultimo posto (Matteo 10,3; Marco
3,18) al penultimo (Luca 6,16).
È chiamato Giuda di Giacomo da Luca e
Taddeo da Marco e Matteo. Già gli antichi
esegeti affermano che si tratta di una stessa
persona di cui, probabilmente, Giuda è
il vero nome dell' Apostolo e Taddeo il soprannome.
Qualche codice di Matteo ha Lebbeo invece di
Taddeo, altri hanno Giuda lo zelota.
Circa l'espressione "Giuda di Giacomo"
dovrebbe significare Giuda, figlio di Giacomo,
qui invece vuol dire Giuda, fratello di Giacomo.
Tale significato più generico infatti
si ha specialmente quando in un dato ambiente
un membro di una famiglia è più
noto del padre.
E questo è il nostro caso, dato che a
Gerusalemme per Giacomo, senz'altra specificazione,
ci si intendeva riferire soltanto al capo della
stessa Chiesa gerosolimitana: Giacomo il Minore,
come lo chiama Marco (15,40), da distinguersi
da Giacomo il Maggiore, ucciso sotto Erode nel
42 (Atti 12,2).
Così ad esempio, la "Maria di Giacomo",
della quale parla il citato Marco, significa
Maria "madre" di Giacomo e non "figlia"
di Giacomo.
Questo Giacomo è probabilmente l'Apostolo
Giacomo, figlio di Alfeo (Matteo 10,3; Marco
3,18; Luca 6,15; Atti 1,13).
Per approfondire maggiormente la questione della
parentela di Giuda Taddeo occorre aver presenti
altre espressioni degli Evangelisti. Marco al
cap. 6 parla di Gesù "fratello di
Giacomo e di Giuseppe, di Giuda e di Simone"
ed al cap. 15 nomina "Maria (madre) di
Giacomo il Minore e di Giuseppe", Giovanni
invece parla di "Maria (moglie) di Cleofa"
(19, 25). Per conciliare questi dati sono state
proposte varie soluzioni. Alcuni hanno identificato
Alfeo con Cleofa, che perciò sarebbe
il padre di Giuda Taddeo. Altri invece, ed è
la sentenza più seguita, affermano che
la madre di Giacomo, Maria, si è sposata
due volte: dapprima con Alfeo, di stirpe sacerdotale
ed ebbe Giacomo e Giuseppe; poi, morto Alfeo,
con Cleofa, di stirpe davidica, ed ebbe il nostro
Giuda e Simone. Tenendo conto che Cleofa, secondo
Egesippo, era fratello di San Giuseppe, si ha
che Giuda Taddeo era cugino (tale è il
valore dell' espressione "fratello",
di cui parla Marco (6,3) e Matteo 13,55) di
Gesù e nipote di S. Giuseppe, sposo di
Maria SS., la quale veniva quindi ad essere
zia di Giuda Taddeo e cognata della madre di
questi, ecco perché Giovanni (19,25)
chiama tale Maria "sorella" di Maria
SS.; sorella, ossia cognata.
In tal modo fratello vero di Giuda Taddeo è
soltanto Simone, che molti autori ritengono
essere stato il successore di Giacomo nella
direzione della Chiesa di Gerusalemme; Giacomo
il Minore e Giuseppe sarebbero soltanto suoi
fratellastri.
In tal senso è da prendersi l'espressione
"Giuda ... fratello di Giacomo" della
settima epistola cattolica il cui autore viene
dalla tradizione, attestataci da Tertulliano
e da Origene, identificato con l'Apostolo Giuda
Taddeo.
Il suo nome è ebraico e significa "lode";
quando infatti Lia, moglie di Giacobbe, partorì
il quarto figlio, esclamò: "Ora
io loderò il Signore", e perciò,
leggiamo nella Sacra Scrittura, chiamò
questo suo figlio Giuda (Genesi 29,35).
Il soprannome Taddeo invece è aramaico,
dal significato di "magnanimo"; Lebbeo
significa "coraggioso" e deriva probabilmente
da nomi greci aventi il significato di "dato
da Dio, dono di Dio".
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